Tra i tanti obblighi che il datore di lavoro deve adempiere, vi è anche la stesura del POS (Piano Operativo di Sicurezza), da presentare prima dell’inizio dei lavori su un cantiere esterno.
L’obbligo di redigere il POS è stato introdotto con il Testo Unico sulla Sicurezza (D.lgs. 81/08) e serve soprattutto per informare i dipendenti sui rischi che sono presenti sul cantiere.
Il Piano Operativo di Sicurezza, differisce dal DVR e dal PSC per il suo contenuto, visto che si focalizza soprattutto sull’analisi delle attrezzature e delle procedure eseguite sul cantiere, per prevenire eventuali rischi per la sicurezza dei lavoratori.
Il compito di redigere il POS è stato affidato al datore di lavoro, che deve presentarlo prima dell’inizio dei lavori, altrimenti potrà incorrere in sanzioni di natura amministrativa e penale.
Il POS può essere scritto con la collaborazione di tecnici abilitati e sul web vi sono dei software che possono essere utilizzati, per facilitare la compilazione, soprattutto se si opera su diversi cantieri contemporaneamente.
In questo articolo vi spiegheremo nel dettaglio a cosa serve il POS e quali contenuti minimi devono essere inseriti, per ottemperare agli obblighi di legge.
POS: cos’è e a cosa serve
Il Piano Operativo per la Sicurezza, conosciuto anche con l’acronimo POS, è un documento che redige il datore di lavoro prima dell’inizio dei lavori, sia che si tratti di cantieri fissi che mobili o temporanei.
L’obbligo di redigere il POS è valido solo per chi opera nel settore dell’edilizia, mentre le altre aziende non devono presentarlo. Per quanto riguarda la forma e i contenuti minimi che devono essere inseriti nel POS, sono specificati nell’allegato XV del Testo Unico sulla sicurezza.
Questo importante documento viene redatto con lo scopo di prevenire i rischi sui luoghi di lavoro e di garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Rispetto al DVR, il POS è molto più specifico, poiché contiene non soltanto l’elenco delle attrezzature e dei macchinari presenti sul cantiere, ma descrive nel dettaglio quali sono le operazioni che saranno svolte sul luogo del lavoro.
La specificità del POS è utile al datore di lavoro e ai suoi dipendenti, per conoscere in anticipo quali sono i rischi presenti sul singolo cantiere e proteggerli da eventuali pericoli per la salute o la sicurezza.
È opportuno sottolineare che il POS deve essere redatto da tutte le imprese che operano sul cantiere e se si tratta di subappalto, è necessario che la ditta appaltatrice trasmetta il Piano Operativo per la sicurezza alle ditte esecutrici.
I contenuti minimi del POS
Nell’Allegato XV del Testo Unico sulla Sicurezza sono specificati i contenuti minimi che devono essere presenti all’interno del POS, vediamo quali sono.
Innanzitutto, bisogna intestare il POS con i dati identificativi della propria impresa, compreso il numero di iscrizione al registro delle imprese e l’indirizzo preciso della sede legale.
Nella prima parte del POS devono essere specificati i dati del datore di lavoro, degli addetti al soccorso, del RSPP, del medico competente, del responsabile dei lavori e di tutti quelli che opereranno sul cantiere.
La seconda parte del documento è riservata all’elenco e alla descrizione di tutte le attività che saranno svolte sul cantiere, specificando anche le mansioni e i turni di lavoro dei singoli operai.
La parte centrale del POS deve contenere l’elenco di tutte le attrezzature e i ponteggi che saranno utilizzati, allegando eventuali certificazioni. Il POS deve contenere anche la descrizione delle sostanze pericolose utilizzate e l’inserimento dell’allegato per la valutazione del rumore.
La parte conclusiva del documento, che è considerata la più importante, è riservata all’identificazione dei rischi e delle misure adottare per prevenirli, inoltre bisogna specificare nel dettaglio quali sono i dispositivi di protezione individuale che saranno forniti ai lavoratori.
Conclusione sul POS
Il POS è un documento di vitale importanza per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori sui cantieri edili, dove possono palesarsi pericoli e incidenti molto gravi, inoltre non ottemperare a tale obbligo può comportare sanzioni di natura penale, come l’arresto da tre a sei mesi e il pagamento di una multa.
Fonte delle informazioni: https://www.gdmsanita.it/piano-operativo-sicurezza-sul-lavoro-pos-torino.php